TERAMO – Come sul campo, anche sul fronte societario il Teramo si complica la vita. La decisione, forzata, del patron Luciano Campitelli di esonerare il tecnico Ottavio Palladini dopo l’ennesima scialba prestazione sul campo di Fano, a una giornata dalla conclusione della stagione regolare, ha gettato in confusione il sodalizio biancorosso. La decisione di richiamare Antonino Asta sulla panchina per gestire l’ultimo match (e purtroppo forse anche la doppia sfida di playout) non ha tovato positiva conclusione: il tecnico siciliano, legato da un contratto fino alla fine di giugno con il Teramo, ha rifiutato la proposta, decidendo di non tornare ad avere rapporti con la società che lo ha mandato via quando la squadra non era in queste penose condizioni di classifica. Impossibilitato a incaricare Rinaldo Cifaldi, il tecnico della Berretti – soluzione che forse in tempi non sospetti avrebbe giovato, e molto, alla causa biancorossa -, adesso il Teramo rischia di affrontare una caccia all’allenatore alquanto rischiosa oltre che grottesca, rischiando di fare peggio di quanto accaduto finora. DAlla padella alla brace, dunque. A questo punto non meraviglierebbe se Campitelli – che ha abituato la tifoseria ai colpi di teatro – tornasse sui suoi passi… ‘ritirando’ l’esonero del tecnico ex Samb.
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